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FORMAZIONE CONTINUA
Convegno internazionale di studi

GIUSEPPE DE VERGOTTINI COSTITUZIONALISTA E COMPARATISTA

BOLOGNA, 8 APRILE 2016

Facoltà di Giurisprudenza, Sala delle Armi, via Zamboni 22

Ore 9.00 : Indirizzi di saluto
Ore 9.30 – Presiede: PROF. AUGUSTO BARBERA, Università di Bologna, Giudice della Corte costituzionale

Relazioni:

Prof. GIUSEPPE FRANCO FERRARI, Università “L. Bocconi” di Milano, Giuseppe de Vergottini comparatista

PROF. TOMMASO EDOARDO FROSINI, Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, Giuseppe de Vergottini studioso delle forme di governo

PROF. IDA NICOTRA, Università di Catania, membro del Consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Funzione normativa e dibattito pubblico: la nuova frontiera della partecipazione democratica

PROF. ANDREA MORRONE, Università di Bologna, Giuseppe de Vergottini studioso della Costituzione europea

PROF. SUSANNA MANCINI, Università di Bologna, Giuseppe de Vergottini studioso della protezione della Costituzione

PROF. VALERIA PIERGIGLI, Università di Siena, Giuseppe de Vergottini studioso del decentramento

PROF. LUIGI MELICA, Università del Salento, Giuseppe de Vergottini studioso della sovranità

Accademia delle Scienze, Sala Ulisse, Via Zamboni 31

Ore 15 – Presiede: PROF. GINEVRA CERRINA FERONI, Università di Firenze

Relazioni:

PROF. OTTO PFERSMANN, Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, Il "dialogo dei giudici": il trattamento di entità giuridicamente inesistenti in diritto comparato. A proposito di una riflessione di Giuseppe de Vergottini

PROF. JAVIER GARCÌA ROCA, Università Complutense di Madrid, Giuseppe de Vergottini studioso del dialogo tra le Corti

PROF. CALOGERO PIZZOLO, Università di Buenos Aires, Dialogo tra Corti e dialogo tra ordinamenti nell’opera di Giuseppe de Vergottini

PROF. PABLO LUCAS MURILLO DE LA CUEVA, Università di Cordoba, La Constitución en tiempos de crisis

PROF. RAINER ARNOLD, Università di Ratisbona, Principi comuni del costituzionalismo europeo

PROF. MARCELO FIGUEIREDO, Università Pontificia di San Paolo, Constituição Econômica e Globalização na América Latina

PROF. LUCA MEZZETTI, Università di Bologna, Giuseppe de Vergottini studioso delle transizioni costituzionali

Reale Collegio di Spagna, via Collegio di Spagna 4

Ore 19.30: Presentazione dell’opera, in tre tomi, Scritti in onore di Giuseppe de Vergottini, Cedam, 2015

ISCRIZIONI VIA MAIL A: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Domenica 4 Giugno 2023

 

  

 per Árpád Weisz

Árpád Weisz
Il lungo inverno
La parabola
Le Leggi razziali fasciste
Furono 96 i professori universitari italiani di ruolo identificati come ebrei e sospesi dal servizio a decorrere dal 16 ottobre 1938, secondo il R.D.L. 5.IX.1938, n. 1390, e poi dispensati a decorrere da 14 dicembre 1938, secondo il R.D.L. 15. XI. 1938, n. 1779.[51] Per molti l'espatrio rappresentò l'unica possibilità di proseguire la carriera accademica. Coloro che restarono in Italia dovettero affrontare gli anni drammatici della guerra e dell'Olocausto. In realtà il numero di coloro che furono epurati nel 1938 fu molto più alto: ai professori di ruolo vanno aggiunti gli oltre 200 ricercatori e studiosi ebrei che esercitavano la libera docenza, tra cui specialisti di rilievo internazionale.[55] Furono quindi un totale di oltre 300 i docenti epurati dall'università italiana in seguito all'introduzione delle leggi razziali, senza contare i professori di liceo, gli accademici, gli autori di libri di testo messi all'indice e i tanti giovani laureati e ricercatori, la cui carriera fu stroncata sul nascere.[56] Le perdite furono particolarmente significative nei campi della medicina, delle discipline giuridico-economiche, delle scienze e delle materie umanistiche.[57] 

"Auschwitz è un buco nero nella storia dell'umanità: un buco nero che ha di colpo inghiottito, insieme a milioni di vittime innocenti, secolari conquiste nel campo del diritto, della scienza, del pensiero e dell'arte. Il folle progetto messo in atto con feroce determinazione dai nazisti. Il progetto di sterminare gli ebrei e di cancellare dal nostro continente ogni traccia della loro presenza. In questo stesso giorno ricordiamo anche la vergogna delle leggi razziali, volute dal fascismo in Italia nel 1938". - Sergio Mattarella

"Sopravvivevano i peggiori, cioè i piú adatti; i migliori sono morti tutti. È morto Chajim, orologiaio di Cracovia, ebreo pio, che a dispetto delle difficoltà di linguaggio si era sforzato di capirmi e di farsi capire, e di spiegare a me straniero le regole essenziali di sopravvivenza nei primi giorni cruciali di cattività; è morto Szabó, il taciturno contadino ungherese, che era alto quasi due metri e perciò aveva piú fame di tutti, eppure, finché ebbe forza, non esitò ad aiutare i compagni piú deboli a tirare ed a spingere; e Robert, professore alla Sorbona, che emanava coraggio e fiducia intorno a sé, parlava cinque lingue, si logorava a registrare tutto nella sua memoria prodigiosa, e se avesse vissuto avrebbe risposto ai perché a cui io non so rispondere; ed è morto Baruch, scaricatore del porto di Livorno, subito, il primo giorno, perché aveva risposto a pugni al primo pugno che aveva ricevuto, ed è stato massacrato da tre Kapos coalizzati. Questi, ed altri innumerevoli, sono morti non malgrado il loro valore, ma per il loro valore". - Primo Levi